I formatori

Presidente Pasquale Malva
Socio ordinario Marianna Vollono
Socio ordinario Filomena Nocera
Socio ordinario Fabiana Esposito
Socio ordinario Elisabetta Fiordiliso
Socio ordinario Delfina Curati
Socio ordinario Francesca Di Fenza
Socio ordinario Loredana Dell’isola
Socio ordinario Margherita Accardo

 

 

Da Il profilo del Formatore OPPI

Il docente/formatore, mutuando un termine coniato dall’OCSE, può essere definito:
Un Professionista aperto:

  • al dialogo sia con gli studenti, i colleghi e i genitori, sia con i servizi, le aziende, i soggetti culturali del territorio con i quali può creare partenariati e costruire “la cultura possibile”,
  •  alla molteplicità dei compiti in un’ottica di differenziazione della professione,
  •  al miglioramento delle prestazioni alimentato da una formazione continua.

In particolare egli esplica la propria professionalità di base in cinque aree qui di seguito denominate a partire dalle categorizzazioni:

1.      L’Area dell’innovazione e della ricerca

La padronanza in quest’area caratterizza un “Docente creativo, innovatore”, “Agente di cambiamento”, “Ricercatore in una comunità di professionisti dell’educazione”

2.      L’ Area della comunicazione e della riflessione

La padronanza in quest’area caratterizza “Un Docente esperto nella comunicazione e nella gestione dei gruppi”,”Un Docente metacognitivo, riflessivo: su di sé e sulle relazioni”, “Un Docente dell’intercultura”, “Un socioclinico che sappia articolare ogni pratica con le opportunità relazionali

 3.      L’Area dell’Ecosistemica

La padronanza in quest’area caratterizza “Un Docente integratore di risorse nell’istituzione scolastica e nell’ecosistema formativo”, “Un utilizzatore e creatore di reti”, “Un Professionista all’interno di un sistema formativo integrato”, “Uno stratega e negoziatore tra la propria istituzione e coloro che intervengno dall’esterno”

4.      L’Area della Pratica

La padronanza in quest’area caratterizza “Il Docente del quotidiano”, “Webmaster, ovvero gestore di reti di sapere esterne ed interne agli allievi”, “Facilitatore di apprendimento”, “Esperto nell’incoraggiamento”, “Un eccellente conoscitore dell’organizzazione delle informazioni specifiche di ogni disciplina e dei processi che permettono di costruire le conoscenze e le organizzazioni di senso, manifestate dagli allievi attraverso i loro comportamenti”

 5.      L’Area della differenziazione funzionale della professione

La padronanza in quest’area caratterizza “Un Docente coordinatore, tutor, referente di progetto, ‘funzione obiettivo’, referente di rete, referente per l’intercultura”

 
Competenze e bisogni formativi

Il profilo del docente formatore si compone delle seguenti competenze che corrispondono a determinati bisogni di formazione.

L’Area dell’innovazione e della ricerca

Sono le competenze di un docente in grado di:

  • utilizzare le conoscenze e le tecniche di cui dispone associando in modo originale saperi e metodi,
  • affrontare le difficoltà connesse all’innovazione ,
  • promuovere o partecipare ad attività di ricerca-azione in merito a problematiche del “quotidiano” in classe o dell’organizzazione,
  • individuare, nell’accesso alla formazione continua un proprio progetto di sviluppo professionale
  • elaborare, gestire progetti in risposta alle innovazioni e ai bisogni degli utenti, organizzando il proprio lavoro grazie a una buona conoscenza delle opportunità offerte dalle leggi e dalla normativa

L’Area della comunicazione e della riflessione

Sono le competenze socio – psico- pedagogiche di un docente in grado di:

  • riflettere su di sé, sulle proprie motivazioni, aspettative, emozioni, valori e pratiche: essere presenti a se stessi come condizione per un rapporto consapevole,
  • riconoscere e praticare coerentemente la connessione tra metodi e relazione,
  • riconoscere in sé e negli studenti l’intelligenza emotiva e le sue potenzialità,
  • comunicare -ascoltare, gestire le relazioni nei gruppi e nell’organizzazione
  • utilizzare la conoscenza sulle caratteristiche e i problemi degli adolescenti e sulle influenze dell’ambiente e delle culture nella gestione quotidiana della relazione di insegnamento – apprendimento,
  • favorire la partecipazione alle più ampie comunità delle reti,
  • gestire la comunicazione didattica negli ambienti multimediali,
  • autovalutarsi.

L’Area dell’Ecosistemica

Sono le competenze di un docente in grado di:

  • utilizzare la conoscenza del territorio, del mercato del lavoro e dei bisogni formativi connessi per attuare attività di partenariato educativo,
  • cooperare con i soggetti della propria istituzione e con i soggetti di altre istituzioni e del mondo del lavoro, esplicitando gli elementi specifici della cultura della formazione,
  • agire con una visione sistemica collaborando alla costruzione di percorsi per i passaggi da un sistema all’altro,
  • usare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per comunicare in rete,
  • progettare attività formative, flessibili, diversificate, in una relazione di reciprocità con i referenti interni ed esterni al mondo della scuola favorendo così l’orientamento e il riorientamento.

L’Area della Pratica

Sono le competenze disciplinari, metodologico – didattiche di un docente in grado di:

  • padroneggiare le nuove didattiche costruttiviste usando i risultati della riflessione epistemologica sulle discipline per favorire l’incontro tra i saperi degli allievi e i saperi disciplinari,
  • padroneggiare le nuove didattiche per competenze assumendo i presupposti della cultura del lavoro e partecipando ai processi di certificazione,
  • gestire l’insegnamento dei saperi disciplinari evidenziandone le valenze orientative,
  • padroneggiare i nuovi ambienti di apprendimento offerti dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione,
  • valutare processi e prodotti per riprogettare nella direzione di un miglioramento continuo delle proprie pratiche mirate al successo formativo.

L’Area della differenziazione funzionale della professione

Sono le competenze di un docente in grado di:

  • decontestualizzare le competenze esercitate nel ruolo docente e ricontestualizzarle in relazione a funzioni di cordinamento delle attività e integrazione delle risorse,
  • presidiare, a livello organizzativo, le aree strategiche dell’offerta formativa,
  • favorire la costruzione di contesti di apprendimento in partenariato,
  • attivare e sostenere la progettazione integrata,
  • interpretare le domande e i problemi degli studenti, favorendone l’orientamento e il riorientamento,
  • promuovere e mantenere lo sviluppo della comunicazione nelle reti,
  • promuovere il rispetto e l’integrazione delle differenze tra le persone e le culture.